Retromania: Epik è l’app con intelligenza artificiale che ci riporta negli Anni 90

Gli Anni 90 sono di tendenza, quasi quanto l’intelligenza artificiale. Non è un caso che l’applicazione trend del momento si chiami Epik e permetta di rivederci in foto digitali come se fossimo i protagonisti di una serie TV di quegli anni.
L’app è subito diventata virale, ha scalato in poche settimane la classifica statunitense dell'App Store di Apple ed ha occupato velocemente la prima posizione. Tra molto divertimento, molto marketing e alcune controversie, ecco l’applicazione che, ancora una volta, mostra le potenzialità creative della Generative AI.
Epik, l’app per foto senza tempo con intelligenza artificiale
Tramite il suo software di editing fotografico integrato con l’AI, Epik applica un filtro che permette di creare ritratti in stile anni ‘90, tenendo come inquadrature e moda di riferimento quella degli annuari dei college americani. E’ sufficiente effettuare l’upload di una dozzina di selfie nitidi e ben definiti e lasciare che il sistema processi i dati relativi alle immagini.
Dopo 24 ore (o due per il servizio “express”) Epik vi farà trovare nella sua sezione AI Yearbook una carrellata di immagini (60) che vi ritraggono con le acconciature, l’abbigliamento, i colori patinati tipici di quasi tre decenni fa. Chiaramente, il vostro annuario di fiction, nei panni della “cheerleader”, o del “secchione” del college, ha un costo: circa 6 euro per la consegna in una giornata, e circa 10 per quella rapida.
Attenzione ai dati
Nonostante la Snow Corporation abbia ribadito che la privacy policy dell’applicazione non permette la divulgazione dei selfie né tanto meno dei dati personali, senza dubbio le immagini fornite dagli utenti ingrosseranno il database di cui Epik si nutre per generare immagini dal realismo perturbante.
Siamo nell’epoca dei big data: occorre essere consci che i dati inseriti online possano entrare in processi che sfuggono al nostro controllo. Per questo, è fondamentale dare la giusta importanza alle normative sulla privacy e alle direttive etiche delle aziende. Attenzione ai check sul consenso!